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“Noi diremmo che è come magia, ma mentiremmo. È magia.”
Questo è quello che Unspun dichiara rispetto ai propri capi e noi, dopo aver letto quello che fanno, non possiamo che credergli.
Chi sono?
Unspun opera come uno studio di produzione tessile in grado di unire innovazione, personalizzazione e rispetto ambientale con una missione: diminuire le emissioni globali di CO₂ attraverso una produzione automatizzata, localizzata e intenzionale, eliminando gli sprechi tipici della filiera tradizionale.
Unspun si rivolge a persone che cercano un modo di vestire più consapevole e responsabile, e si definisce “per i coraggiosi e gli auto-determinati”, coloro che vogliono costruire un sistema migliore piuttosto che riparare quello esistente.
Come funziona?
La magia avviene grazie al modello Vega, una tecnologia che attraverso tre passaggi è in grado di produrre capi su misura in modo rapido, preciso e con un’efficienza senza precedenti.
Tale approccio consente di ridurre del 5% le emissioni di CO₂ rispetto alla produzione tradizionale; eliminare il 30% dello spreco di inventario tipico della moda tradizionale e la promozione di un modello più circolare in cui i capi possono essere riciclati e rigenerati nei loro materiali originali.
Il modello di business
Unspun si distingue per un modello di business innovativo e sostenibile basato su tre punti chiave:
Le principali collaborazioni
Attraverso il modello delle Microfactory, come già detto Unspun ha avviato importanti partnership con il colosso americano Walmart attraverso la produzione di capi workwear, come pantaloni chino. Parallelamente, hanno stretto una collaborazione anche con una divisione di Decathlon (Decathlon Pulse) per portare anche in Europa il modello di tessitura 3D.
Entrambe le partnership segnano un importante progresso verso una moda più circolare e responsabile. L’obiettivo ora è quello di installare centinaia di macchine Vega entro il 2030 sia in Europa che negli Stati Uniti, incentivando la produzione locale e portando ad una vera e propria trasformazione nel settore dell’abbigliamento.
Conclusioni
Insomma, finalmente una realtà che voglia riscrivere il sistema produttivo del settore dell’abbigliamento pensando a una soluzione fuori dagli schemi. Il magico mondo di Unspun ci fa ben sperare e ci porta a sognare un mondo della moda ottimizzato e sostenibile, dove potremo goderci capi unici e che ci siano cuciti addosso. Ah, il tutto producendo meno scarti, meno emissioni con una sostenibilità senza precedenti. Non male, eh?
Simo & Colo 😛
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